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Una serie di approfondimenti sulle nostre attività e le ultime notizie che riguardano la didattica.
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28 Agosto 2024

A tutti i Genitori degli alunni Scuola Secondaria di I grado

Anche per l’anno scolastico 2024/2025, gli studenti residenti nella regione Emilia-Romagna o residenti in una Regione che applica il criterio della frequenza in materia di diritto allo studio, possono presentare domanda per beneficiare dei contributi per i libri di testo agli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado.


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4 Luglio 2024

La scuola è da poco terminata, ma lo stesso non si può dire per le idee proposte dalla Fondazione Marri – S.Umiltà per tutti i ragazzi della città di Faenza. Durante quattro giornate di settembre, infatti, nei locali della scuola, in via Bondiolo 38, si terrà un corso di scrittura creativa. 

La grande notizia è che sarà interamente diretto da Alessia Rossi, una docente della celebre Scuola Holden di Torino, fondata nel 1994 da Alessandro Baricco, conosciuta oggi in tutto il mondo per le sue innovazioni nel campo della scrittura.

Questo è solo uno dei tanti progetti che negli ultimi anni la scuola ha proposto ai ragazzi delle scuole medie, con la speranza e la certezza che un’arte come la scrittura possa essere anche oggi, nel 2024, uno strumento importante per la vita e per la crescita di ognuno.

A chi è rivolto il corso e contenuti della proposta

Il corso sarà rivolto a tutti ragazzi e ragazze dagli 11 ai 14 anni, (quindi anche esterni alla Scuola di S.Umiltà), e avrà come obiettivo quello di scrivere un vero e proprio racconto personale e originale, utilizzando tecniche di scrittura creativa all’avanguardia. Non serve alcun tipo di prerequisito per accedere al corso e alla conclusione dello stesso, sarà rilasciato un attestato di partecipazione. E se poi il racconto scritto dovesse essere veramente interessante, non è detto che il progetto si fermi necessariamente qui.

Il corso avrà un tetto massimo di iscritti pari a 25 ragazzi/e.

Quando si terrà il corso e come iscriversi

Il corso di terrà nelle giornate del 3,4,5 e 10 settembre, dalle 8.30 alle 10.30, in via Bondiolo, 38 a Faenza.

Il termine ultimo delle iscrizioni è il 31 luglio 2024. Per iscriversi è necessario compilare questo form 

Per ogni altro tipo di informazione è possibile contattare la scuola alla mail info@sumilta.it

 


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26 Giugno 2024

Ai numeri non sono mai riuscita a dare un significato e devo dire che la matematica non piace molto non solo a me, ma anche a molti altri miei compagni di classe. Penso, però, che questo progetto abbia cambiato un po’ la nostra visione di quei numeri infiniti, a cui finalmente siamo riusciti a dare uno scopo, un significato. Ad ogni modo, quando la nostra professoressa di matematica ci ha raccontato del progetto, devo ammettere che noi non sapevamo molto su cosa fosse l’ISTAT o cosa un censimento.

Tuttavia in poco tempo, grazie alle lezioni della nostra insegnante, abbiamo scoperto che l’ISTAT non è altro che un istituto che provvede alla raccolta, all’elaborazione e alla diffusione di tutti i dati statistici utili per le attività del governo, del parlamento e di tutti gli enti e organismi pubblici. Mentre il censimento è una fonte preziosa di dati che permette di avere a disposizione un patrimonio informativo molto ricco e di grande utilità. In seguito la nostra professoressa ci ha spiegato che tutto ciò che avevamo appreso nelle ultime lezioni ci sarebbe servito per preparare un progetto: “Il Censimento Permanente Sui Banchi Di Scuola”.

Questo progetto consisteva in due prove: le Censigare e la realizzazione di un’infografica che raccontasse il nostro territorio utilizzando dei dati statistici.

La prova delle Censigare consisteva nel rispondere a delle domande a risposta multipla sul censimento, sull’ISTAT, su dati statistici e sulla statistica in generale. Questa prova ha dimostrato che uniti siamo più forti e ci ha permesso di arrivare quarti su 87 scuole, rendendoci particolarmente fieri di noi stessi! La seconda prova, come già detto, consisteva nella creazione di un’infografica. (scaricabile qui)

La nostra classe è composta da trentuno compagni e compagne, quindi ci siamo divisi in vari gruppi in cui ognuno ha creato una parte dell’infografica. Questa, secondo me, è stata la parte più divertente perché abbiamo avuto l’opportunità di conoscere il sito dell’ISTAT e approfondire un aspetto della nostra città. Abbiamo scoperto quanti uomini e quante donne vivono a Faenza, la condizione professionale o l’età media osservando il luogo in cui viviamo da un’altra angolazione.

Il nostro lavoro ha ottenuto l’ottava posizione su 20 classificati arricchendoci di soddisfazione personale.

Questo percorso mi è piaciuto molto perché ci ha dato la possibilità di lavorare tutti insieme come classe e soprattutto ci ha fatto scoprire dati e curiosità molto interessanti sul mio territorio riscoprendo un legame ancora più forte.

Asia Bertaccini 


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4 Maggio 2024

Ultima gita della 3^ media: Parigi? New York? Barcellona? Neanche per idea: questo è il meraviglioso programma che i professori hanno organizzato per noi quest’anno; sicuramente non è stata una classica gita, di quelle in cui si visitano musei, o si fa shopping in centro: qui alle nove di mattina si parte e si torna alle cinque, distrutti e sudati per i chilometri percorsi fra fango e animali attraverso gli affascinanti boschi del Casentino, in Toscana.

Non appena abbiamo ricevuto l’avviso, alcuni di noi erano un po’ preoccupati e intimoriti: tutte quelle salite da superare! Ma quando siamo scesi dall’autobus, con l’aria fresca di montagna che ci riempiva i polmoni, abbiamo subito capito che ne sarebbe valsa la pena. Inoltre, le guide hanno reso le escursioni molto più divertenti e interessanti, sempre disposti a rispondere alle nostre domande. Abbiamo visitato vari siti, tra cui il planetario del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e l’Eremo di Camaldoli, dove abbiamo fatto rifornimento di cioccolata e souvenir vari, prodotti dai monaci camaldolesi. E che dire dei daini e delle salamandre; quando li abbiamo visti dal vivo, eravamo veramente stupiti, anche perché sono animali difficili da trovare per una banda di ventisei quattordicenni che fanno abbastanza rumore da far scappare un mammut.

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Le attività che abbiamo fatto sono state senza dubbio ben pensate e costruite con cura dai nostri professori e ci hanno fatto sia divertire che riflettere. Come prima cosa, per tutti i tre giorni di gita, ognuno di noi era in competizione con gli altri in una gara in cui bisognava completare diverse sfide per vincere punti. Le sfide erano di vario tipo: alcune abbastanza semplici o banali (come trovare un fiore con meno di sei petali), altre un po’ più complicate (nominare tutti e venti i ragazzi di prima media) e altre erano semplicemente… strane (costruire una casa di riposo per formiche anziane, o raccontare i Promessi Sposi alla guida che ci accompagnava). Un’altra attività proposta è stata quella dell’ Angelo Custode: ognuno doveva pescare un bigliettino con dentro il nome di un compagno (o di un prof) e, in segreto per tutta la gita, avrebbe dovuto aiutare questa persona nei momenti di difficoltà e passare un po di tempo con lei. L’ultima attività è stata forse la più bella: ognuno aveva trentuno foglietti, uno per ciascun componente della classe e doveva scrivere una piccola lettera di ringraziamento o di scuse per questi tre anni passati insieme. Alla fine ognuno si è portato a casa una busta piena di pensieri e parole dolci da parte di tutta la classe.

I momenti passati con i prof sono davvero indimenticabili: dai canti di Chiesa con il prof. Babini, alle battaglie per il cibo con le professoresse Ferraro e Zoli, fino agli scherzi fatti e subiti dal prof. Alpi. Prima di questa gita avevamo un rapporto molto stretto con i nostri prof. e questa gita non ha fatto altro che rafforzarlo. Anche tra di noi, ovviamente, ci siamo divertiti molto: abbiamo giocato a giochi di società, cantato insieme, creato club del libro…sicuramente un’ esperienza indimenticabile e sappiamo già che gli anni prossimi sarà tutto diverso senza questi momenti condivisi. Ma come diceva la famosa autrice Helen Keller, “I veri amici non saranno mai distanti, forse nello spazio, ma mai nel cuore.”

Annachiara Bricchi


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28 Marzo 2024

E’ importante riconoscere che la maggior parte degli episodi di bullismo che si verificano avvengono negli spazi e nei tempi marginali della scuola ed è anche per questo motivo che non è sempre facile intercettarli.

Proprio perché la scuola è il luogo più a rischio, il Ministero dell’Istruzione ha riconosciuto alle istituzioni scolastiche un ruolo centrale nel realizzare azioni preventive e di contrasto dei fenomeni di bullismo e cyber bullismo e tutti gli studi sul fenomeno sostengono azioni sinergiche che possano intervenire a diverso livello e in diversi ambiti. La scuola è intesa però come il contenitore ideale di prevenzione e intervento precoce perchè è possibile intervenire su più fronti e collaborare con le famiglie in un patto di alleanza educativa.

Indispensabile per contrastare il verificarsi di episodi di bullismo e cyberbullismo è progettare nelle classi un’azione educativa che porti a sviluppare competenze emotive e relazionali e a realizzare benessere psicologico negli studenti prevenendo così forme di discriminazione, marginalità sociale e persecuzione che possono dar luogo a forme di aggressività e a incidere negativamente sulla personalità e sulla salute psico-fisica degli alunni.

A fianco di queste è necessario inoltre progettare e organizzare momenti di formazione rivolti ai genitori e ai docenti per sviluppare conoscenza e informazione sul fenomeno, per poter comprendere e riconoscere gli episodi e definire insieme piani di intervento.

Tra le azioni di contrasto si inseriscono gli incontri organizzati con Fabio De Nunzio, già inviato di “Striscia la notizia” (cfr. “Fabio e Mingo”) e presidente dell’Associazione “Bullismo: No grazie” nelle giornate del 4 e 5 aprile presso le scuole S.Umiltà con gli alunni della scuola primaria e secondaria e nella serata di giovedì 4 aprile con i genitori; quest’ultimo incontro è rivolto a tutta la cittadinanza.

La scuola continua l’azione di prevenzione e contrasto al fenomeno realizzando percorsi formativi rivolti a tutte le componenti scolastiche e organizzando un piano di intervento che presenterà in fase finale alla cittadinanza.

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