A partire dal prossimo anno scolastico, la nostra Scuola dell’Infanzia introdurrà ufficialmente nella propria proposta educativa il Metodo Munari, un approccio pedagogico innovativo e coinvolgente che valorizza l’esperienza creativa dei bambini e li accompagna nella scoperta di sé e del mondo attraverso il gioco, l’arte e la sperimentazione.
Il Metodo Munari si fonda sull’idea che il bambino sia un protagonista attivo dell’apprendimento: attraverso attività concrete, l’esplorazione dei materiali, il disegno e la narrazione, ogni bambino viene stimolato a osservare, fare, sbagliare, provare e quindi a crescere. Il gioco, inteso come esperienza educativa e artistica, diventa il fulcro della relazione tra il bambino e l’ambiente. Un modo per apprendere in maniera libera, naturale e gioiosa.
Una formazione che parte da dentro
Per preparare l’ingresso del Metodo Munari a scuola, le nostre docenti hanno preso parte in questi mesi a un percorso di formazione speciale guidato da Silvana Sperati, presidente dell’Associazione Bruno Munari.
Una formazione intensa e “sul campo”, che ha portato la formatrice a trascorrere l’intera giornata all’interno delle sezioni, accanto ai bambini e alle insegnanti, osservando il lavoro quotidiano per poi restituire, a fine giornata, osservazioni e spunti. Un metodo di formazione “da dentro”, basato sulla partecipazione attiva e sullo scambio di esperienze reali.
Questo approccio ha come obiettivo quello di valorizzare la pedagogia attiva, favorire la sensibilità verso i linguaggi artistici e orientare il lavoro dei docenti in modo autentico e consapevole. Non più meri esecutori, ma veri professionisti capaci di progettare attività educative partendo dall’osservazione dei bambini, promuovendo la loro autonomia e il loro pensiero creativo.
Uno spazio educativo in continua trasformazione
Grazie agli interventi della professoressa Sperati, le sezioni delle tre sedi della nostra scuola hanno già cominciato a cambiare. Sono stati rivisti arredi, allestimenti e materiali, con l’idea che lo spazio non sia qualcosa di statico ma viva insieme ai bambini, supportando la loro esplorazione e il loro desiderio di conoscere.
Anche le routine quotidiane sono state oggetto di riflessione: da gesti ripetitivi a momenti significativi che aiutano i bambini a trovare orientamento, stabilità e senso all’interno della giornata scolastica. Nulla è lasciato al caso, tutto può diventare occasione di scoperta.
Il disegno come motore dell’infanzia
Un’attenzione particolare è stata dedicata al disegno, considerato uno degli strumenti fondamentali di espressione del bambino. Le insegnanti, accanto ai piccoli artisti, li accompagnano senza sostituirsi a loro: li ascoltano, li incoraggiano, li aiutano ad osservare, senza imporre modelli o aspettative. Il disegno è vissuto come piacere, non come compito. Un momento prezioso che merita tempo, cura e valore.
Un lavoro condiviso tra scuola, bambini e famiglie
Questa esperienza non coinvolge solo le docenti, ma anche i bambini e le loro famiglie. Per questo motivo sono state coinvolte importanti realtà del territorio come l’Università di Bologna, il Museo delle Ceramiche di Faenza, l’ISIA, e altre piccole realtà locali come librerie e centri culturali.
Crediamo fortemente che per offrire una scuola di qualità sia necessario dare ai docenti l’occasione di “ripensarsi”, di rimettere in gioco le proprie competenze, di crescere insieme. Siamo convinti che ogni insegnante, ogni bambino e ogni famiglia sia il cuore pulsante della nostra scuola. E che, insieme, possiamo costruire un’esperienza educativa davvero significativa.