Ultima gita di 3^ media. Il racconto della studentessa Annachiara Bricchi

4 Maggio 2024
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Ultima gita della 3^ media: Parigi? New York? Barcellona? Neanche per idea: questo è il meraviglioso programma che i professori hanno organizzato per noi quest’anno; sicuramente non è stata una classica gita, di quelle in cui si visitano musei, o si fa shopping in centro: qui alle nove di mattina si parte e si torna alle cinque, distrutti e sudati per i chilometri percorsi fra fango e animali attraverso gli affascinanti boschi del Casentino, in Toscana.

Non appena abbiamo ricevuto l’avviso, alcuni di noi erano un po’ preoccupati e intimoriti: tutte quelle salite da superare! Ma quando siamo scesi dall’autobus, con l’aria fresca di montagna che ci riempiva i polmoni, abbiamo subito capito che ne sarebbe valsa la pena. Inoltre, le guide hanno reso le escursioni molto più divertenti e interessanti, sempre disposti a rispondere alle nostre domande. Abbiamo visitato vari siti, tra cui il planetario del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e l’Eremo di Camaldoli, dove abbiamo fatto rifornimento di cioccolata e souvenir vari, prodotti dai monaci camaldolesi. E che dire dei daini e delle salamandre; quando li abbiamo visti dal vivo, eravamo veramente stupiti, anche perché sono animali difficili da trovare per una banda di ventisei quattordicenni che fanno abbastanza rumore da far scappare un mammut.

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Le attività che abbiamo fatto sono state senza dubbio ben pensate e costruite con cura dai nostri professori e ci hanno fatto sia divertire che riflettere. Come prima cosa, per tutti i tre giorni di gita, ognuno di noi era in competizione con gli altri in una gara in cui bisognava completare diverse sfide per vincere punti. Le sfide erano di vario tipo: alcune abbastanza semplici o banali (come trovare un fiore con meno di sei petali), altre un po’ più complicate (nominare tutti e venti i ragazzi di prima media) e altre erano semplicemente… strane (costruire una casa di riposo per formiche anziane, o raccontare i Promessi Sposi alla guida che ci accompagnava). Un’altra attività proposta è stata quella dell’ Angelo Custode: ognuno doveva pescare un bigliettino con dentro il nome di un compagno (o di un prof) e, in segreto per tutta la gita, avrebbe dovuto aiutare questa persona nei momenti di difficoltà e passare un po di tempo con lei. L’ultima attività è stata forse la più bella: ognuno aveva trentuno foglietti, uno per ciascun componente della classe e doveva scrivere una piccola lettera di ringraziamento o di scuse per questi tre anni passati insieme. Alla fine ognuno si è portato a casa una busta piena di pensieri e parole dolci da parte di tutta la classe.

I momenti passati con i prof sono davvero indimenticabili: dai canti di Chiesa con il prof. Babini, alle battaglie per il cibo con le professoresse Ferraro e Zoli, fino agli scherzi fatti e subiti dal prof. Alpi. Prima di questa gita avevamo un rapporto molto stretto con i nostri prof. e questa gita non ha fatto altro che rafforzarlo. Anche tra di noi, ovviamente, ci siamo divertiti molto: abbiamo giocato a giochi di società, cantato insieme, creato club del libro…sicuramente un’ esperienza indimenticabile e sappiamo già che gli anni prossimi sarà tutto diverso senza questi momenti condivisi. Ma come diceva la famosa autrice Helen Keller, “I veri amici non saranno mai distanti, forse nello spazio, ma mai nel cuore.”

Annachiara Bricchi