Scuola primaria: Simona e Lucia raccontano l’esperienza nella 1^elementare

17 Ottobre 2022
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E’ passato poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico e fra coloro che hanno ripreso l’attività in classe, i bambini e bambine in 1^ elementare hanno probabilmente vissuto il cambiamento più importanteSimona e Lucia sono le maestre della scuola primaria che hanno accolto questi bambini e che li stanno accompagnano, giorno dopo giorno, all’interno del mondo della scuola. Le abbiamo intervistate per capire come stanno vivendo questo importante ruolo.

Simona e Lucia, dopo un mese dall’inizio della scuola che anno vi aspettate?

[S] I bimbi sono curiosi e hanno una gran voglia di imparare…sarà un anno ricco di entusiasmo!

[L] Essendo la mia primissima esperienza di insegnamento come docente prevalente, fatico a ipotizzare un “Anno Scolastico Ideale”, in quanto non ho termini di paragone con altre classi con i quali poter operare un confronto. Sicuramente spero di incontrare alunni ed alunne curiosi e curiose di imparare, cercando ogni giorno di aggiungere un pezzetto di conoscenza in più per colmare questo loro naturale desiderio di apprendere. Sicuramente la speranza è quella di portare loro all’acquisizione delle competenze di base, permettendo loro di essere sicuri e motivati nell’utilizzo di queste anche all’esterno della scuola. Inoltre, il desiderio è quello di permettere agli alunni di conoscersi e socializzare, al fine di creare un ottimo gruppo-classe che possa accompagnarci per questi prossimi cinque anni. Senza ombra di dubbio sarà un Anno Scolastico ricco di sorprese, sia per me che per gli alunni e le alunne, ma la speranza è quella di affrontare insieme queste sorprese e di aiutarci a vicenda con pazienza ma con tanta grinta.

Come accompagnare i più piccoli nell’apprendimento delle competenze base?

[S] Il percorso che ci aspetta, è caratterizzato , oltre che dal saper scrivere, leggere e “far di conto”, anche dall’apprendimento del “come” stare a scuola. Accompagneremo i bambini tenendoli per mano e guidandoli passo dopo passo: tutti insieme impareremo tante cose nuove!

[L] Ritengo che le parole chiave siano pazienza e perseveranza, sia da parte dell’insegnante che dalla parte di alunni e alunne. Imparare a leggere, scrivere e ad utilizzare gli strumenti di calcolo è tanto fondamentale quanto complesso, specialmente per bambini e bambine di 5/6 anni. Per questo motivo è importante accompagnare loro lungo questo percorso con tanta calma, sapendo riconoscere i tempi di apprendimento di ciascuno e imparando a sostenere loro sulla base delle singole necessità. La pazienza è fondamentale, in quanto permette di creare un clima di classe dove ciascuno può prendersi il proprio tempo per imparare, riconoscendo che l’errore è parte dell’apprendimento e che da esso possiamo crescere e diventare migliori. La perseveranza, appunto, permette di non scoraggiarsi davanti all’errore, bensì aiuta i bambini e le bambine a mantenere alta la motivazione, sapendo che stiamo tutti lavorando verso un obiettivo fondamentale per le nostre vite, ciascuno con le proprie difficoltà e con i propri punti di forza. Il sostegno e il supporto da parte dell’insegnante non devono mai mancare, ma sicuramente devono trasformarsi nel corso del tempo, diminuendo gradualmente fino a diventare quasi invisibili, in modo da permettere agli alunni e alle alunne di sviluppare anche la capacità di lavoro in autonomia.

A cosa stai facendo particolarmente attenzione quando sei in classe?

[S] In classe la nostra attenzione è tutta per i bimbi, per il loro stato d’animo, le loro emozioni e per le relazioni tra compagni e con gli adulti di riferimento. Un buon clima di classe e la costruzione di un buon gruppo, rispettoso dell’altro, sono ingredienti necessari per lavorare con entusiasmo e con la tranquillità di potersi esprimere senza paura.

[L] Un aspetto che ho notato in questi primi giorni di scuola è che l’insegnante deve saper sempre focalizzare la propria attenzione su due elementi nello stesso momento. In primo luogo, deve esserci l’attenzione sul gruppo classe intero, cercando di valutare costantemente come procede il lavoro e tenendo sempre sotto controllo aspetti come il loro coinvolgimento, la loro motivazione e il loro stato d’animo. In secondo luogo, l’insegnante deve prestare particolare attenzione ai singoli alunni, avendo cura di sostenere coloro che sono più in difficoltà ma senza scordarsi di chi, invece, ha già svolto un ottimo lavoro e vuole essere messo alla prova con qualche “sfida” più impegnativa. La capacità di mantenere sempre questa duplice attenzione sia sulle risposte del gruppo che sulle risposte del singolo alle varie attività proposte permette all’insegnante di regolare e di gestire in maniera migliore la propria programmazione, ritagliandola sulla misura della propria classe e dei propri studenti/studentesse.

Rapporto con i genitori: in che modo si diventa co-protagonisti della crescita dei più piccoli?

[S] I genitori devono diventare co-protagonisti della crescita dei loro piccoli. Devono sostenerli e affiancarli nelle loro piccole e grandi gioie e “fatiche”. Nello stesso tempo, devono diventare anche un po’ complici degli insegnanti per poter costruire insieme un cammino comune.

[L] Senza dubbio, uno degli aspetti più importanti nel rapporto con i genitori è la fiducia da entrambe le parti. Da un lato le famiglie si affidano all’insegnante, avendo fiducia nella sua professionalità e nelle sue scelte didattiche mentre, dall’altro lato, l’insegnante deve sempre cercare di mantenere attivo un canale di comunicazione per permettere ai genitori di confrontarsi in ogni momento. Entrambe le parti devono avere ben chiaro che l’obiettivo è comune: accompagnare ciascun alunno e ciascuna alunna nel percorso di crescita, aiutandoli a diventare autonomi e consapevoli, sia nelle scelte di vita che negli apprendimenti, e tutto ciò non può avvenire senza una reale corresponsabilità reciproca.

Perché hai scelto il mestiere dell’insegnante?

[S] Ho lavorato fin da prima della laurea in diversi contesti educativi. Quando mi è stato proposto di insegnare, ho accettato con emozione di intraprendere questa nuova avventura! Ritengo tale esperienza importante e la affronto ogni giorno con responsabilità, gioia e impegno. Responsabilità nel riconoscere la fiducia che bimbi e famiglie mi concedono. Gioia nell’entrare in classe ogni mattina trovando sorrisi e occhi curiosi. Impegno nel preparare le lezioni al meglio e per accompagnare in questa esperienza di crescita ognuno dei bimbi sapendo riconoscere per ciascuno le loro peculiarità.

[L] La scelta di diventare insegnante è derivata da una serie di tante piccole decisioni che, a poco a poco, mi hanno portata a desiderare di intraprendere questa professione. Innanzitutto, nel momento in cui ho scelto di iscrivermi al Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria, ero affascinata dalla proposta di studi, desiderando di affrontare una grande molteplicità di argomenti che andavano dalla didattica delle singole discipline fino ad agli studi pedagogici e psicologici più specifici. Inoltre, ho ritenuto che, grazie alle esperienze passate vissute come educatrice in vari contesti, il mestiere dell’insegnante potesse essere particolarmente vicino alle mie attitudini e capacità, risultando un buon compromesso tra ciò che sono, ciò che posso fare e ciò che mi può soddisfare personalmente. Riconosco che questo sia un mestiere di grande responsabilità nei confronti degli alunni e delle alunne che ho davanti e sostengo anche che sia una professione da intraprendere con grande motivazione, sapendo che il proprio operato ha un’influenza immensa non solo sull’apprendimento degli alunni, ma anche sulla loro vita, perché un insegnante non è mai solo chi ti insegna a leggere e scrivere, ma è anche colui che ti aiuta a diventare una persona consapevole e autonoma, capace di collaborare e di vivere in collaborazione con gli altri.